Settecento anni di rivolte occitane
pag 335, 12 euro
L’Occitania è innanzitutto l’area di diffusione della lingua d’oc, parlata a sud della Loira, dalle Alpi ai Pirenei e dall’Atlantico al Mediterraneo. Ma è anche il luogo di una originale civiltà che al suo apogeo, nel XII e XIII secolo, fu aggredita e sconfitta in una guerra di conquista passata alla storia come la crociata contro i catari. Da allora, per settecento anni, gli occitani non hanno mai smesso di ribellarsi e di difendere la loro libertà e identità contro il centralismo dello Stato francese. Le rivolte dei tuchini e dei croquants, le guerre dei camisards e delle demoiselles, le Comuni di Marsiglia e Narbonne, la sollevazione dei vignaioli del 1907, l’insurrezione del Larzac… sono solo alcuni degli episodi di questa lotta misconosciuta o deliberatamente cancellata che l’autore ripercorre in questo libro. Una incursione appassionata nella storia dell’Occitania, la storia di una resistenza che non è affatto conclusa…. |
|
- SOMMARIO:
- Introduzione pag13
- Prefazione, del Collettivo “Mauvaise troupe occitana” pag21
- 1 Che cos’è questa occitania pag31
- 2 Bernard Délicieux, la sfida dell’Inquisizione pag 59
- 3 “Rei de Fransa, rei de figas, rei de merda”, Dai tuchini ai croquants pag 85
- 4 L’Ormée: una Repubblica a Bordoeaux sotto Luigi XIV pag 121
- 5 I camisards, guerriglieri e profeti pag 151
- 6 Lotta sociale e psicodramma: la strana guerra della demoiselles (1829-1872) pag187
- 7 1851: la Provenza imbraccia le armi contro il colpo di Stato bonapartista pag 209
- 8 1870: la Comune nasce in Occitania pag 241
- 9 1907: i grappoli della collera pag 273
- 10L’Occitania del Novecento pag 307