Apocalisse e sopravvivenza di Francesco “Kukki” Santini

Apocalisse e sopravvivenza di Francesco “Kukki” Santini

Considerazioni sul libro “Critica dell’utopia del capitale” di Giorgio Cesarano e sull’esperienza della corrente comunista radicale in Italia

Edizioni Colibrì, 176 pagine, 15 euro

L’esperienza del movimento “controculturale” del passato, se è stata per parecchio tempo rimasticata dalle ganasce del mercato e diffusa sotto forme merceologiche, nondimeno ha portato alla luce una consapevolezza fondamentale, un dato centrale, sviluppato in tutta la sua portata dalla critiuca radicale e in particolare proprio da Cesarano, ma manifestatosi anche nel femminismo, nel movimento giovanile, soprattutto americano e in tutti coloro che hanno esplorato le peripezie della follia, della ricerca dell’allargamento della coscienza e delle potenzialità umane: la rivoluzione moderna mette profondamente in discussione il principio d’identità personale e collettivo, l’Ego come sede separata e gerarchicamente dominante il pensiero che si pensa. La rivoluzione moderna si affaccia sull’abisso degli istinti, dell’inconscio, del rimosso, per spiccare il volo alla ricerca dell’estasi, del superamento dell’individualità nella dialettica con i mondi che sono attorno a noi.

porfido